L'agricoltura metropolitana (che resta tutt'ora la prima d'Italia per valore della produzione lorda vendibile) attraversa una fase storica particolarmente delicata.
Il progresso tecnico e tecnologico, comune a tutte le società industrializzate, ha provocato una crescita vertiginosa delle quantità prodotte. I Paesi dell'Unione Europea sono passati da una situazione di deficit produttivo ad una di surplus per gran parte delle produzioni agricole. Nello stesso tempo, il progresso ha generato un processo continuo ed inarrestabile di espulsione degli addetti dal comparto.
Si registra, pertanto, una diminuzione della forza lavoro con basso livello di scolarizzazione e un aumento anche abbastanza rapido di quella con livelli più alti. A riguardo è opportuno "ripensare" ad una formazione di base e in itinere più adeguata degli operatori del comparto, aprendo spazi a possibili nuove figure professionali.
E' necessario ed urgente, quindi, un'evoluzione tecnologica e un "sostegno nuovo" per un'agricoltura "nuova" in grado di rispondere a questa progressiva industrializzazione delle attività di filiera.
In tale contesto l'Amministrazione porrà in atto interventi coordinati e programmati, insieme con le associazioni di categoria, in direzione dello sviluppo di servizi reali alla produzione con l'obiettivo di ridurne i costi, incentivare la ricerca (attraverso le nostre aziende agricole, l'Università e lo Iam, l'Istituto Agronomico Mediterraneo), stimolando le innovazioni tecnologiche e contribuendo ad attivare nuovi canali di commercializzazione dei prodotti, insieme alla Camera di Commercio, alla Fiera del Levante e alle associazioni di settore.
Questa Amministrazione, per favorire la concertazione, si impegnerà ad istituire le Consulte provinciali di settore, Conferenze e Comitati di coordinamento per le iniziative tese alla conoscenza, divulgazione e valorizzazione delle tipiche produzioni territoriali.
Obiettivo dell'Ente sarà, anche, quello della valorizzazione commerciale delle produzioni tipiche di qualità (olio,vino, olive ecc.) mediante l'uso dei marchi IGP e DOP e la partecipazione a Mostre e Fiere nazionali ed europee.
Non mancherà, infine, un'attenzione particolare al settore dell'agroalimentare e al comparto dell'agriturismo.
Il tutto terrà conto della necessità di elaborare progetti a vari livelli per poter accedere a finanziamenti comunitari.